domenica 18 maggio 2008

CONSIGLI DI ESPERIENZA

“Consigli di Esperienza (abusi)”
(Rima della settimana che ci lascia riflettere...)

SE QUESTI CONSIGLI ASCOLTERAI,
UN ASSO NELLA MANICA SEMPRE AVRAI.
METTERLI IN PRATICA E’ TUO DOVERE,
TE LO CONSIGLIA “EUGENIO CIARDULLO” IL CANTONIERE.


Se la giornata tu vuoi piena, alzati presto ogni mattina.
Con acqua fresca ti devi lavare, se è troppo fredda non ti devi dissetare.
Pulisci i denti tuoi, se al tuo stomaco bene gli vuoi.
È importante ogni mattino, adoperare lo spazzolino.
Se bella figura tu vuoi fare, ogni giorno il rasoio dovrai usare.
Con la barba fatta ti senti pulito, anche se non hai un bel vestito.
Le tue preghiere però non scordare, se nell’aiuto di Dio tu vuoi sperare.
Se in ufficio o al lavoro tu devi andare, devi essere svelto, ti devi sbrigare.
Con molta prudenza dovrai guidare, se sano e salvo vorrai arrivare.
Col caffè non devi abusare, una tazzina al dì ti deve bastare.
Se invece il latte tu preferisci, la tua salute non tradisci.
Qualsiasi sia il tuo lavoro, assieme ad altri oppure solo;
non ti dico di sgobbare, ma il tuo dovere lo devi fare.
Se lavori con coscienza, ed hai anche intelligenza;
il tuo lavoro verrà apprezzato e il tuo stipendio aumentato.
Fa sempre comodo qualcosa in più, specialmente se lavori solo tu.
Sono tempi critici da dimenticare, beato e fortunato chi può arrotondare.
Se ti è possibile fallo anche tu, meglio guadagnare un po’ di più.
Ma ricordati di farlo onestamente, non avrai da temere dalla legge e dalla gente.
È vero, i disonesti sono tanti, ladri, sfruttatori ed anche furfanti.
Questa gente tu non imitare, se la stessa fine non vorrai fare.
Ciò che guadagni lo dovrai sudare, risparmiando questo ti dovrà bastare.
Considera quelli che non possono lavorare,“muoiono di fame” con la speranza di poter campare.
Se stai bene ed hai anche un lavoro, non ti puoi lamentare, possiedi un tesoro.
Se vuoi avere soldi senza lavorare, devi ingannare il prossimo, certamente anche rubare.
Anche se fino ad oggi tu l’ hai fatta franca, non illuderti di svaligiare anche una banca.
Non possiedi la lampada di Aladino, prima o poi ci lascerai certo lo zampino.
Se vuoi un consiglio buono ed assennato, lavora onestamente e non sarai mai licenziato.
Sia in casa del tuo amico, come a quella del tuo parente, se vorrai essere bene accolto, vacci piuttosto raramente.
Non fumare lascia stare, o di cancro ti potrai ammalare.
Non te lo ha detto mai nessuno, che i tuoi soldi vanno in fumo?
Lascia star le sigarette e fatti pure un bel tressette.
Con i soldi che fumavi, un terno al lotto ci ricavi.
Se tu vuoi che il conto torni, non far spese tutti i giorni.
Del necessario non ti devi privare, ma il superfluo non comprare.
I tuoi acquisti sappi fare, dei commercianti non ti fidare.
Controlla sempre la bilancia, se vuoi bene alla tua pancia.
Se tu vuoi risparmiare, ogni vetrina devi guardare.
Se pensi prima a ciò che fai, certo mai ti pentirai.
Parla poco, ascolta assai, e così non sbaglierai.
Guai a te se vai di fretta, puoi sbagliare con certezza.
Se tu sbagli non gridare, piuttosto cerca di rimediare.
Degli amici non ti fidare, il tuo istinto non può sbagliare.
Qualche consiglio lo puoi ascoltare, purchè distingui il bene dal male.
Se la casa non ce l’ hai, lavorando da solo non te la farai.
Se la fortuna ti aiutasse e non pagassi più le tasse?
Un bel tredici o un terno al lotto, e il problema sarebbe risolto.
Se speri in qualche legge sei un illuso, queste le fanno i ricchi, perciò tu sarai sempre escluso.
Se l’affitto paghi sempre, da gennaio fino a dicembre;
sempre di più tu pagherai, proteste inutili sempre farai.
Se di equo canone tu parlerai, uno sfrattato subito diventerai.
Questa legge è una buffonata, perché dal governo non è appoggiata.
Di case sfitte ce ne sono tante, più delle stelle tutte quante.
Chi per la casa non prende più moglie, pensa all’affitto e gli prendon le doglie.
Se il governo fa finta o non ci pensa davvero, gli scapoli aumentano e i figli sempre meno.
Chi paga le tasse si sa, sono sempre gli stessi, lo sa anche il governo, che sono i più “fessi”.
Come limoni sono spremuti, chi deve pagare questi tributi.
Come si fa a riempire le casse, se son sempre i poveri a pagare le tasse?
Chi potrebbe riempirle sono evasori, quelli più ricchi e chi possiede tesori.
Il governo lo sa e sa anche i suoi nomi, e per premiarli gli fa pure i condoni.
Ecco perché sono veri i sospetti, evasori e delinquenti dal governo son protetti.
Ormai si è capito, lo sanno anche i bambini, che fanno le leggi e non sono cretini.
Ci conforta solo una cosa, la più leale la più forte, che anche per i ricchi, arriva puntuale anche la morte.
Chi è sazio, si sa, non crede mai a chi è sempre digiuno, il ricco approfitta sempre, non ha pietà mai di nessuno.
Se sei in cerca di lavoro, tu lo sai che non sei solo.
Chi lo trova è fortunato, o con i piedi avrà bussato.
Se tu sei povero non puoi dar niente, rimarrai disoccupato, perciò sempre pezzente.
Se qualche politico ti promette, non illuderti, non dargli retta.
Quando s’ avvicinano le elezioni, la mano sulla spalla e promettono doni.
Non appena le elezioni sono finite, sorrisi e promesse sono certo svanite.
Di politicanti e ricchi, non ti fidare, anche ciò che possiedi ti vorrebbero rubare.
Loro lo fanno senza paura, perché sono immuni perciò son sicuri.
Se qualcuno viene pescato, ha sempre un amico che è magistrato.
Ne parla la stampa e la televisione, solo nero su bianco, tutto illusione.
Quanti massacri, tanti attentati, son sempre assolti mandanti e mandati.


Tessano : Luglio 2000

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