domenica 25 gennaio 2009

Franco Beltrano "il chitarrista"

Con il 2009 iniziamo sul Blog un nuovo filone di rime... quelle dedicate ai personaggi di Tessano "presenti" e "passati" ...
Voglio sottolineare che i nomi che incontrerete, sono nomi di persone vere, che mio nonno ha voluto citare nelle sue rime, e molti (quelli che ancora erano in vita quando le ha scritte) hanno letto, apprezzato e cordialmente "dato l'assenso" per queste rime...
Qualora qualcuno non sia compiaciuto se questi nomi compaiano nelle rime a seguire, il sottoscritto si scusa in anticipo e invita a mandare una mail, prontamente la rima in questione sarà rimossa...
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“Franco Beltrano il Chitarrista”

Un personaggio da ricordare, che a Tessano ha portato onore, e da elogiare,
non possiamo dimenticare un artista che davvero sa suonare.
Un grande chitarrista di Tessano, è ancora il professor Franco Beltrano.
Da quando siamo nati, in paese sempre assieme siamo stati.
Lui ha avuto sempre una passione, suonare la chitarra da campione.
Ancora era ragazzino, me lo ricordo, aveva sempre in mano un chitarrino.
Anche se solo di due anni ero più grande, le nostre simpatie erano tante.
Si stava sempre assieme nel paese, io un po’ più grande gli tiravo sempre le difese.
Lui aveva il pallino di suonare, io l’avevo pure, ma di cantare.
Aveva imparato per davvero, lo può testimoniare il paese intero.
Ogni sera non smetteva mai di suonare, noi tutt’intorno a lui ad ascoltare.
Io e compare Ciccio Provenzano cantavamo, stornelli e serenate col Beltrano.
Il Beltrano suonava che era un piacere, noi si cantava ad alta voce tutte le sere.
A scuola a Cosenza a piedi doveva andare, con sacrifici ma doveva studiare.
Quando finalmente si è diplomato, una bella chitarra, il padre Luigi gli ha comprato.
Ha poi incominciato ad insegnare, ed ad una scuola di montagna è dovuto andare.
Anche d’inverno a piedi a Tornarizzo andava, un bastone sempre in mano lui portava.
Poi a Tessano si è avvicinato, un insegnante con i fiocchi era diventato.
Tutti lo chiamavano professore, c’era riuscito con tanti sacrifici e col suo sudore.
Facendo l’insegnante continuava a suonare con passione, con la chitarra era ormai un campione.
Se d’estate a Cosenza venivano compagnie teatrali,
il Beltrano con gli amici, sempre presenti e puntuali.
A quelli dell’orchestra lo hanno presentato e il professore che ci sapeva fare,
i presenti a bocca aperta ha fatto restare.
Chiunque di talento che passava dal Rendano, voleva conoscere il professor Beltrano.
Spesso veniva invitato per suonare e fare conoscenza, al teatro Rendano di Cosenza.
Dopo averlo sentito suonare, ogni orchestra se lo voleva portare.
È stato invitato anche alla Scala di Milano, questo talento del professor Beltrano.
Tanti contratti ha dovuto rifiutare, al S. Carlo, alla Fenice, alla Favorita non è voluto andare.
Che meraviglia sentirlo suonare, lo volevano anche al Petruzzello di Bari.
Ecco perché ho scritto queste frasi, per non dimenticare questi rari casi.
Un chitarrista come il nostro paesano, deve rimanere nella storia di Tessano.
Come si fa a metterlo da parte e dimenticare, un talento come questo si deve sempre ricordare.
Siamo cresciuti assieme, ci siamo voluti bene per davvero,
per lui ho grande stima e simpatia, sono sincero.
Mi ricordo come fosse stato ieri, ti saluta il tuo grande amico Eugenio Ciardullo il Cantoniere.
Accetta questo omaggio dal tuo grande amico che ti ha sempre voluto bene veramente,
tu mi conosci, ciò che ho scritto è verità e rimarrà sempre presente.

Tessano : Ottobre 2000

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