domenica 6 aprile 2008

TESSANO E LE SUE ORIGINI REMOTE

“Tessano e le sue origini remote”
(Rima su Tessano, le sue origini e la sua festa...)


La storia di Tessano è antica e interessante,
per chi non la conosce, vi accenno qualcosa delle tante.

È di origine famosa, nel 977 d.C. fu fondato,
era un paese molto grande, nel lontano suo passato.

Rovinosi eventi sismici dal 1638, lo ridussero piccolino e fu distrutto,
a testimoniare lo dimostrano le otto chiese in parte esistenti, esposte ai quattro venti.

Le contrade del paese hanno il nome delle chiese tutte quante,
ancora oggi nel duemila, ci ricordano le chiese messe in fila.

Non dico una bugia, allora c’era tanta fede in Dio,
la gente era presente in ogni funzione, perché sentiva la vera religione.

Tessano fu patria di Pasquale Rossi, storia antica e bella,
in via Serra c’era il monastero delle Cappuccinelle.

Dei casali del Mango ne faceva parte Serra e Pulsano,
dall’ identificazione di Taisia, ai nostri giorni nella storia di Tessano.

Fu anche patria degli scalpellini e muratori,
maestri apprezzati per tutti i loro lavori.

In tutte le case del paese il baco da seta si allevava,
così anche la donna qualcosa guadagnava.

Tessano su due costoni rocciosi fu fabbricato,
lambito dalle valli del Fredizzo e del Busento è sistemato.

Il Fredizzo è un torrente che va al Iassa e poi nel Crati,
nasce a Dipignano molto scosceso con boschi fitti ai lati.

Nel Busento la storia dice, che un grande guerriero fu seppellito,
con tutti i suoi tesori nel letto del fiume, fu sepolto il re Alarico.

Nel tratto delle Vadue tanti e tanti hanno scavato,
il Busento in quel tratto è stato rivoltato, ma il tesoro non è mai stato trovato.

La storia di Tessano merita di essere raccontata sul serio,
in onore del nostro Patrono e Protettore San Francesco Saverio.

La sua festa si fa nell’ultima domenica d’agosto,
la gente viene da tutti i dintorni e da ogni posto.


Tessano, dai tempi dei saraceni, è di origini remote,
le sue impronte le distrussero i vari terremoti.

Ancora oggi, le sue otto chiese in parte ancora funzionanti,
portano il nome delle contrade, è la verità lo sanno tutti quanti.

Santa Maria, ex parrocchia di Tessano, più volte ristrutturata,
un po’ malandata, dai terreni o feudo Valentini era circondata.

Contrada Sant’Andrea, la sua chiesa, distrutta, inesistente,
tempo fa c’era un frantoio, (o trappito) con le mole che le tiravano le giumente.

Il terreno circostante, tutt’oggi feudo Coscarella,
anche San Vito ne fa parte, ne esiste ancora una piccola cappella.

San Mauro, più volte ristrutturata, ci ricorda padre Paolino sacerdote,
per circa 40 anni, a Tessano, lui è stato, ha costruito e lavorato.

San Rocco fu demolito per costruirci la casa parrocchiale,
i lavori furono eseguiti sotto la direzione di padre Paolino Miale.

San Sebastiano, la sua chiesa dal terremoto fu distrutta ed è crollata,
dentro le sue mura diroccate, esiste una piccola cappella ristrutturata.

San Nicola, la sua contrada è un po’ più in alto, la sua chiesa ormai inesistente,
da lassù Tessano si vede in lontananza, ed anche il panorama di Cosenza.

Poi c’è San Francesco Saverio, da secoli Protettore di Tessano,
le cui principali vie, sono via Serra e via Pulsano.

La sua festa è l’ultima domenica d’agosto, sempre più importante,
i nostri nonni la chiamavano la festa dei giochi più interessante.

La festa è diretta da un comitato, dura una settimana intera,
la gente dei dintorni viene numerosa, un tempo si faceva anche la fiera.

I giochi sono tanti: torneo di briscola ad eliminazione,
il primo premio viene vinto dalla coppia campione.

Gara delle bocce, del “tiro alla fune”, del “limone in tinozza” con acqua galleggiante,
“corsa del sacco”, le “pignate”, la “frissura”, e gara dei “maccheroni interessante”.

Gara del “gallo seppellito” in una buca con la testa fuori,
c’era anche la “‘ntinna”, o albero della cuccagna, con i suoi odori.

Il giro del paese, con “gran cassa e tamburi”, del “ballo del cavallo”,
da secoli tradizionale, in parecchi punti si offre vino con taralli.

Sagra del “culluriallu”, “tubettini”, “cucuzza longa” famosa di Tessano,
la coppa del torneo di calcio tra Serra e Pulsano.


La musica che accompagna quasi tutte le sere, i giochi,
orchestra di venerdì, sabato e domenica, e d’artificio anche i fuochi.

Domenica Messa solenne e pomeriggio processione per la via,
accompagnata dalla banda musicale, poi orchestra e infine lotteria.




Tessano : Luglio 2000

1 commento:

Anonimo ha detto...

che bella!!!!!!!! la poesia sulla festa di S. Saverio è una delle + belle!!! :)

Fede