domenica 22 giugno 2008

IL DUEMILA

“Il Duemila”
(In occasione dell'arrivo del nuovo millennio)

Duemila anni fa è nato il Redentore, in una grotta c’era un bue, un asinello ed un pastore.
Nel duemila, se debbo dire il vero, sicuro di esserci non ero, sono sincero.
Sono tanti anni che questo duemila s’aspettava, di arrivarci, confesso, lo speravo.
Sono stato fortunato, nel duemila, grazie al Signore, ci sono arrivato.
Sono duemila anni che Gesù Bambino è nato, anche questo fa parte del passato.
Da quando Lui è nato, mai nessuno l ’ha dimenticato.
Un evento bellissimo, tutto questo era previsto, la venuta di Gesù Cristo.
I primi cristiani sono stati perseguitati, dai soldati romani erano trucidati.
Quanti seguaci di Cristo furono massacrati, l’impero di Roma li aveva terrorizzati.
Sempre nascosti dovevano stare, non si dovevano far catturare.
Ne hanno passato di ogni colore, i cristiani seguaci di Nostro Signore.
Il Colosseo ne sa qualche cosa, i gladiatori, i leoni, è storia famosa.
Gli imperatori romani si son divertiti, ma i cristiani aumentavano, non son diminuiti.
Quanti massacri di cristiani, catturati dai soldati romani.
Tutti conoscono la storia dei primi cristiani, le persecuzioni disumane.
Il passato, avanti Cristo, è di milioni di anni fa, Isacco, Giacobbe, Mosè, questo si sa.
Ecco arrivato il duemila, dopo passati secoli e secoli di anni messi in fila.
Fa parte del Nuovo Testamento, la venuta di Gesù Cristo che ci ha redento.
Dio Padre, il Figlio sacrificò, pur sapendo che veniva crocifisso, sulla Terra lo mandò.
In quel tempo, in Egitto Erode regnava, a Gesù lui lo condannò, e Pilato le mani si lavò.
Al posto di Barabba, Gesù fu messo in croce, innocente, lo flagellarono con dolore atroce.
Morì e fu sepolto, il terzo giorno resuscitò, la morte fu sconfitta e Gesù trionfò.
Un giorno verrà per giudicare i vivi e i morti, i buoni saranno risorti.
Il Suo Regno non avrà fine certamente, salvarsi è il desiderio di tutta la gente.
Se tu credi nel Signore, devi avere fede nel Suo amore.
Vengo nel nome del Signore, a chiedere perdono per ogni peccatore.
Farlo è mio dovere, ascoltami oh Signore, te lo chiede Eugenio Ciardullo il Cantoniere.
Per quelli del passato, avere fede in Dio, era pericoloso, te lo dico io.
Per noi del duemila, con la buona volontà, ognuno deve avere fede, se ti vuoi salvà.
Al contrario del passato, oggi non ci manca niente,
quello che ti avanza non buttarlo via, dallo ad un pezzente.
Fai del bene al prossimo e non farti mai vedere, c’è il Signore che ti osserva, gli farai piacere.
Con questo duemila che è arrivato, un altro millennio è incominciato.
Signore, illumina i responsabili della guerra, ci sia pace in tutta la Terra.
Non c’è più rispetto per il genitore, fai Tu qualcosa oh mio Signore.
L’uomo ha oltrepassato il limite di fare, non si sa dove vuole arrivare.
Però è scritto che si distruggerà da solo, andrà in fumo con tutto il suo lavoro.
Ci andrà di mezzo tanta buona gente, ma se è già scritto, non ci si può far più niente.
Solo Tu il miracolo puoi fare, oh Signore, ferma questi pazzi da legare.

Tessano : Ottobre 2000

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